Gli stimmi di zafferano non vanno aggiunti direttamente alla pietanza in preparazione, ma devono essere messi in infusione in poca acqua calda (oppure nel latte, per i dolci, o ancora nel brodo, per le preparazioni salate), preferibilmente in un contenitore chiuso ermeticamente, così da esaltare al meglio le proprietà della spezia.
Il tempo consigliato per l’infusione degli stimmi è di almeno di un paio d’ore, se il liquido utilizzato è caldo (40/50° max), anche se il tempo ottimale sarebbe di quattro ore. Se si sceglie di effettuare l’infusione in un liquido freddo, è consigliabile mettere in ammollo gli stimmi la sera prima. Il tempo di infusione si riduce invece a 20-30 minuti se gli stimmi vengono prima pestati in un mortaio (da preferire ad altri metodi di frantumazione), oppure posti su un foglio di carta forno ripiegata e strofinati delicatamente con le dita, per evitare di polverizzarli.
Ecco alcuni esempi di utilizzo dello zafferano in diversi tipi di ricette:
- risotti: aggiungere lo zafferano precedentemente posto in infusione negli ultimi 5-8 minuti di cottura del riso.
- Primi piatti a base di pasta: unire lo zafferano al condimento poco prima di scolare la pasta, mescolare bene sul fuoco e servire.
- Dolci: aggiungere lo zafferano precedentemente lasciato in infusione come ultimo ingrediente, mescolare bene e mettere in forno o in frigo in base alla procedura richiesta dalla ricetta.
Importante: per verificare che lo zafferano messo in ammollo sia pronto per l’utilizzo, prelevare uno degli stimmi dal liquido e appoggiarlo su un piattino: se non rilascia più colore, il liquido è pronto.
Per conferire alla pietanza un aspetto estetico ottimale si consiglia di utilizzare gli stimmi interi.